Per molti decenni, complici soprattutto i tassi a lungo rimasti favorevoli, i mutui a tasso fisso hanno rappresentato la scelta preferita dalle famiglie italiane.
FACCIAMO UN PASSO INDIETRO: Quali sono le differenze principali?
TASSO FISSO:
Così come suggerisce il nome, il mutuo a tasso fisso è una forma di finanziamento dove il tasso d’interesse rimane costante per tutta la durata della stipula. Chi decide di accendere questa tipologia di mutuo verserà alla banca rate sempre dello stesso valore, per tutta la sua durata.
Il tasso d’interesse per questo tipo di finanziamento viene definito al momento dell’apertura del mutuo, sulla base di alcuni valori di mercato. Quali?
Il primo è l’indice EURIRS (Euro Interest Rate Swap), ovvero il tasso interbancario europeo definito giornalmente dalla Federazione Bancaria Europea (FBE). A questo si aggiunge di norma una percentuale di spread definita dall’istituto di credito a cui ci si rivolge: pertanto, il tasso finale sarà la somma dell’EURIRS nel giorno di accensione del mutuo, sommato allo spread della banca. Naturalmente, al tasso d’interesse vanno aggiunte anche eventuali altre componenti – come per esempio le polizze assicurative.
Non è però tutto: insieme all’istituto di credito, è poi possibile definire in che modo il debito verrà saldato:
Vantaggi e svantaggi dei mutui a tasso fisso
Ovviamente, il mutuo a tasso fisso presenta anche alcuni svantaggi, che dovranno essere valutati in base alla propria condizione economica e reddituale:
tasso d’interesse più alto: la comodità di un valore costante della rata corrisponde a tassi d’interesse più alti rispetto ai mutui a tasso variabile (almeno al momento della stipula). Questo perché le banche devono ammortizzare preventivamente il loro rientro, non potendo adattare questo finanziamento alla variabilità delle condizioni di mercato.
TASSO VARIABILE:
Si tratta di finanziamenti caratterizzati da un tasso d’interesse che si modifica a seconda dell’andamento del costo del denaro, in base all’indice a cui il mutuo viene agganciato. Ad esempio, la maggior parte degli istituti di credito si riferisce all’EURIBOR (Euro Inter-Bank Offered Rate), definito sempre giornalmente dalla Federazione Bancaria Europea (FBE). Così come accade per il mutuo a tasso fisso, anche per il variabile il valore della rata è definito dalla somma dall’indice prescelto – appunto, l’EURIBOR – e dallo spread definito dalla banca.
Come facile intuire, in questa tipologia di mutuo il valore della rata muta nel tempo, a seconda della tipologia di indice scelto al momento della stipula. Ad esempio, l’EURIBOR è composto da una quarantina di indici diversi – settimanali, mensili, trimestrali, semestrali e annuali – e ciò definisce ogni quanto il tasso d’interesse può essere aggiornato.
Per rispondere alle esigenze dei consumatori, le banche hanno poi previsto più tipologie di mutuo a tasso variabile:
Vantaggi e svantaggi dei mutui a tasso variabile
Così come per il mutuo a tasso fisso, anche il variabile presenta sia vantaggi che svantaggi, da valutare a seconda delle proprie necessità, della condizione economica e della capacità di stare al passo con le rate concordate con la banca. Tra i vantaggi principali, si trovano:
Tra i fattori più svantaggiosi, da valutare con attenzione, vi rientrano:
Ma alla domanda iniziale “quale tipo di mutuo conviene fare oggi”, cosa rispondiamo?
L’aumento dei tassi d’interesse a livello europeo, incominciato nel 2022 e proseguito per gran parte del 2023 (portandolo all’attuale 4,5%), ha reso man mano meno vantaggiosi i mutui a tasso variabile.
Secondo me, in questo periodo storico, è opportuno fare una riflessione di lungo periodo: poiché i tassi stessi non sono destinati a crescere all’infinito (e potremmo essere arrivati all’apice), se si ha una sufficiente disponibilità economica per far fronte ad un eventuale rialzo dei tassi, potrebbe convenire investire in un variabile contando poi su un risparmio futuro.
Pertanto personalmente opterei per il tasso variabile ipotizzando un graduale ribasso dell’inflazione e di conseguenza dei tassi nel 2024.
E voi, quale scegliereste? Fatemelo sapere !